Cosa dice la FIAB sull’area Cadorna e la relativa riqualificazione urbanistica di Piazza Fanfani;
A conclusione dei tavoli del percorso partecipativo condotto da “Narrazioni Urbane” e presentato ai partecipanti il 4 febbraio scorso, con l’intervento dell’assessore all’urbanistica del comune di Arezzo Francesca Lucherini, la FIAB AREZZO ha significato al decisore politico quanto segue:
Tenuto conto dei vincoli “invarianti” del progetto di riqualificazione già definiti dall’Amministrazione Comunale quali la demolizione della ex-palazzina comando e costruzione del nuovo centro per l’impiego, la ristrutturazione della ex-palazzina corpo di guardia, zona parcheggio e delle nuove funzioni, in relazione ai bisogni espressi dai cittadini, e da quanto emerso negli incontri, la nostra associazione propone:

a) NON COSTRUIRE IL PARCHEGGIO MULTIPIANO FUORITERRA di p. Fanfani.

b) Di ospitare le nuove funzioni in una struttura da realizzare nella parte inferiore dell’attuale zona parcheggio a pagamento e, in futuro, nella costruzione a “L” che attualmente ospita l’Istituto comprensivo Cesalpino. Riteniamo prioritario ospitare in questo edificio: sala lettura e studio, sala incontri, luogo di aggregazione per giovani e meno giovani, ludoteca. Sarebbe utilissimo in questo luogo realizzare anche una piccola palestra a disposizione delle scuole del centro città, vista la scarsità di tali strutture. Da attivare inoltre un servizio di bagni pubblici.

c) Di ospitare all’aperto le nuove funzioni e bisogni nell’area pedonale da realizzare in sostituzione dell’attuale zona parcheggio a pagamento (area verde con alberatura, panchine, giochi per bambini, stalli per biciclette e stazione per bike-sharing). Si chiede di caratterizzare la riqualificazione di questi spazi ponendo al centro l’utilizzo delle alberature, come elemento di benessere e socialità, qualità degli spazi, mitigazione dei picchi termici e di eventi meteorici estremi, attenuazione degli inquinanti atmosferici e del rumore. Tal scelta appare fondamentale per rendere l’area della Cadorna un luogo di scelte innovative di rigenerazione urbana basata su infrastrutture verdi.

d) Mantenere inalterato l’attuale parcheggio riservato ai residenti del centro città, con accessi esistenti, aumentando il numero delle colonnine di ricarica elettrica.

e) Riservare gli attuali parcheggi a pagamento di Piazzetta G. Gaber (14 posti) ai portatori di handicap e prevedere almeno una colonnina per ricaricare le auto elettriche. Per l’accesso e l’uscita da questa area di parcheggio si possono utilizzare le due vie di entrata all’attuale parcheggio a pagamento (realizzando l’accesso e l’uscita su via Porta Buia). Questo per incentivare i portatori di handicap ad usufruire dei nuovi spazi all’aperto e al chiuso previsti dal progetto di riqualificazione.

f) Aumentare il numero degli attuali parcheggi riservati ai mezzi della Misericordia (quelli interni alla Cadorna) per ospitare i mezzi che attualmente sono parcheggiati vicino al parcheggio a pagamento gestito da Arezzo Parcheggi, visto che questo spazio sarà utilizzato per la realizzazione del nuovo accesso carrabile tra v. Garibaldi e p. Fanfani.

g) Di utilizzare il nuovo accesso carrabile solo per i mezzi della Misericordia e per navetta di collegamento tra i parcheggi esistenti e p. Fanfani.

h) Di aumentare la permeabilità ciclo-pedonale dell’area, aprendo un varco anche verso piazza Guido Monaco.

La soluzione proposta prevede di non utilizzare più per il parcheggio lo spazio dedicato agli attuali 250 posti auto a pagamento (7 per disabili), così come indicato nel sito web di Atam Spa. I posti riservati ai disabili si possono portare a 14 utilizzando gli attuali parcheggi di p. Gaber.
La richiesta di contenere e ridurre l’area parcheggio è motivato dalle seguenti ragioni:
Per prima cosa i parcheggi in pieno centro, risultano “TRAFFICO ATTRATTORI” e contribuiscono per loro natura ad incrementare fenomeni di degrado urbano.
La ricerca (spesso inutile) di parcheggio in centro aumenta la sovrappressione del traffico privato su spazi pubblici (strade piazze), che vengono “sacrificati” a scapito della fruizione della cittadinanza; lo spazio/tempo occupato da una automobile (spesso con un solo passeggero) può essere meglio utilizzato, in termini di efficacia / efficienza, da mezzi pubblici, mobilità ciclistica e pedonale.
La drastica diminuzione del traffico, comporta anche una diminuzione delle emissioni inquinanti (atmosferica ed acustica), comporta anche una diminuzione significativa dei rischi di incidente stradale (morti / feriti/ disabilità temporanea o permanente otre a perdita economica da danni materiali).
In una parola, aumentare l’offerta di parcheggio in centro, appare in controtendenza con quello che avviene nelle città più evolute sia in Italia che in Europa.
Rinunciare a 250 posti auto non significa isolare l’attuale Piazza Fanfani dal tessuto socioeconomico della città di Arezzo, al contrario, significa una forte riqualificazione urbana e ad ogni buon conto, nella città di Arezzo, fuori della “città murata”, c’è una ampia disponibilità di posti auto anche poco utilizzati (es. Baldaccio).
La nostra proposta promuove la riqualificazione urbanistica di p. Fanfani in grado di portare numerosi vantaggi per la città e per tutta la comunità che frequenta la zona di riferimento.
Si riduce infatti l’accesso dei veicoli privati al centro città per motivi di parcheggio, quindi, si ottiene minore inquinamento atmosferico e acustico da traffico, aumento della sicurezza stradale per pedoni e ciclisti (In Italia la incidentalità e la mortalità da traffico sono in aumento).

La mobilità e la vivibilità di tutte le persone che vogliono frequentare il centro città risulterà migliorata e sicura. In generale, la qualità della vita ad Arezzo e provincia (37a posizione nazionale, di cui 51a posizione per motorizzazione, 76a posizione per Pm10, 45a posizione per piste ciclabili – cfr. il Sole 24ore dic. ‘22), potrebbe migliorare significativamente, promuovendo Arezzo come città più “green” e luogo più accogliente per i residenti ed arrivare più facilmente anche alle 4 bike smile – “comuni ciclabili”.
Ricordiamo che gli obiettivi principali fissati a livello di UE per contrastare i cambiamenti climatici in atto, impongono una riduzione del 55% al 2030
I nostri amministratori, riguardo alla mobilità urbana devono decidere se guardare avanti, cioè a TUTTE le principali realtà urbane d’EUROPA, oppure restare ancorati a paradigmi di trasportistica che, privilegiando l’auto, si dimostrano insostenibili.

FIAB AREZZO – Amici della Bici